Tigre reale - Enciclopedia del cinema in Piemonte. Altri titoli: La tigresse royale, Koningstijger, O tigre real, Tigre real. Regia. Piero Fosco (Giovanni Pastrone)Soggettodal romanzo omonimo di Giovanni Verga. Sceneggiatura. Giovanni Pastrone. Fotografia. Giovanni Tomatis, Segundo de Chom. Viene considerato il secondo episodio di un “dittico dannunziano” composto da Il fuoco (1. Tigre reale, entrambi diretti da Giovanni Pastrone e interpretati da Pina Menichelli. Giovanni Pastrone firm. In alcune fonti il personaggio Doski viene indicato come Dolskij; a seconda delle fonti, si tratta di uno studente di idee rivoluzionarie o di un guardiacaccia. Distribuito in Francia, Olanda e Spagna. Venne proiettato ad Amsterdam nel marzo 1. Giovanni Verga; venne distribuito in Portogallo nel 1. Copie conservate presso: Cineteca Nazionale (Roma); Museo Nazionale del Cinema (Torino); Nederlands Filmmuseum (Amsterdam). I nulla osta e alcuni quaderni di produzione relativi al film e alla produzione dell’Itala Film sono conservati presso il Museo Nazionale del Cinema di Torino. Il film . Gli anni del muto in una copia colorata e restaurata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino in collaborazione con la Cineteca del Comune di Bologna. I colori usati rispecchiano quelli usati abitualmente all’epoca dall’Itala Film e sono arancio, rosso, giallo, verde, verde speciale, rosa e blu. Provenienza: Museo Nazionale del Cinema (Torino). Familia Real no Brasil (21) Fanatismo (1). El tigre celta se amansa El frenazo. Creo que el porcentaje real de inmigrantes es bastante. 1916 Actualidad de Irlanda Actualidad pol CARLOS Tigre sin Tiempo = CTsT=Blog Matriz de C.V.P. Notas personales diversas, en cualquier espacio o tiempo humano, compartido en este Blog matriz iniciado en 2006. 1916: Tigre real; 1917: La guerra y el sue. 1926: El negro que ten Sinossi. Ambasciatore a Parigi, Giorgio La Ferlita incontra durante un ricevimento l’affascinante Contessa russa Natka e, per lei, sfida a duello un altro uomo. Stregato dalla bellezza e dai modi scostanti della donna, viene da essa alternativamente incoraggiato e respinto finch. Raggiunto Doski fra le nevi e avendolo sorpreso con un’altra, Natka era scappata rifiutandosi di perdonare l’amante che, per disperazione, si era suicidato davanti a lei. Dopo il racconto, la Contessa congeda Giorgio e sparisce nel nulla per alcuni mesi; avendola cercata invano, il diplomatico intreccia una relazione con la ricca Erminia. Ottenuto infine un ultimo appuntamento dalla misteriosa Contessa, Giorgio si reca da lei in albergo e la trova gravemente ammalata; a causa di un corto circuito, l’edificio prende fuoco e la coppia . I due riescono insperatamente a salvarsi, mentre il Conte muore nell’incendio.«Condotto con senso della misura, il film avrebbe comunque raggiunto una toccante drammaticit. Qualcuno volle forse troppo leggermente accusare l’Itala di imperfezione nella riduzione di Tigre reale, il romanzo di G. Tigre real es una pel. Anche qui nulla di pi. Ridurre non vuol dire ridurre pedestremente tutto quanto pu. Ridurre in cinematografo vuole dire (e vorrei che lo sentissero certi ignobili riduttori che non hanno l’anima di chi ridusse Tigre reale) semplicemente adattare arrivando poi a dare allo spettatore non importa con quali mezzi, la stessa impressione che il libro od il copione possono dare sia attraverso alle righe che alle battute. Ecco il grande ed eterno equivoco! Troppi ancora ignorano che cosa sia ridurre, o meglio adattare l’opera teatrale o letteraria al cinematografo senza travisarne la sostanza, l’essenza, il concetto fondamentale ed inspiratore. Quante opere meravigliose non sono gi? Chi conosce il dramma del Verga sa bene quanta prolissit. Nell’opera del Verga il romanzo finisce di originarne due e uno vive ai danni dell’altro. Il primo della rivelazione di un campo inesplorato, di una miniera preziosissima, l’altro la enunciazione del vero modello d’adattamento cinematografico» (A. Menini, “Film”, a. Un succ. Ce film constitue aussi un grand succ. Tanto di elogio che pure oggi, bench. Niente diremo degli interpreti (Pina Menichelli, Alberto Nepoti) i quali, naturalmente, sono a posto, come lo erano nel passato, ma ci domandiamo solamente perch. Domanda questa che non . Secondo momento del dittico dannunziano, realizzato subito dopo Il fuoco, Tigre Reale . Radicato in una rappresentazione fittizia del mondo dell’aristocrazia e intessuto di passioni folgoranti, di lacerazioni e di perdite improvvise, Tigre Reale legge insieme come dramma e come empito di riscatto l’amore totale di origine romantica. L’amore tra Natka, la contessa russa sregolata e tormentata, e l’elegante diplomatico Giorgio La Ferlita . Ridisegnato sui rituali e le simbologie del mondo dorato della nobilt. Come Il Fuoco, Tigre Reale celebra l’immaginario irragionevole di un universo di cerimonie, di passioni e di morte che ripetono l’assunto dannunziano del “vivere di vita inimitabile”. Dopo la fondamentale esperienza di Cabiria, Pastrone sa organizzare lo spazio del film come uno spazio dinamico in cui i personaggi muovono liberamente nella scena e si intrecciano pienamente agli oggetti e agli ambienti. Pastrone costruisce sequenze elaborate, segnate anche da una cauta differenziazione della scala dei piani. Negli ambienti, spesso arredati con lusso, muove come una ammaliatrice Pina Menichelli, forse l’attrice che pi. I gesti, gli sguardi, la mimica del volto puntano a delineare un universo inimitabile, riservato a personaggi dannunziani dai grandi destini. Pastrone insieme segue e dilata l’interpretazione della Menichelli, costringendola a volte a ripetizioni e prove defatiganti. Bertetto, Catalogo del Festival Internazionale Cinema Giovani, Lindau, Torino, 1.
Tigre reale, che Verga aveva scritto nel 1. Itala- Film dalla contessa Dina Castellazzi di Sordevolo come proprio: in realt. Acquistato dalla casa torinese per seicento lire nel settembre del 1. Pastrone, in questa vicenda che riflette le raffinatezze del dannunzianesimo in tutto il suo decorativo splendore, pens. Le recensioni furono dei veri e propri peana al lavoro di Pastrone . Se il documento essenziale della letteratura del decadentismo . Poteva la censura non fare le sue riserve? Purtroppo, anche in questo caso intervenne con le sue inesorabili forbici. La parte finale del film sub. Martinelli, Pina Menichelli. Le sfumature del fascino, Roma, Bulzoni, 2. Scheda a cura di. Azzurra Camoglio.
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January 2017
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